Postato il 01 marzo 2016
Tempo di vacanze, tempo di viaggi. E l’automobile rappresenta il mezzo più utilizzato per gli spostamenti. Cosa succede se un passeggero “soffre l’automobile” e questo passeggero è un bambino? Vediamo quali possono essere i rimedi.
E’ un insieme di disturbi che si manifestano ogni volta che una persona (predisposta al problema) viaggia in auto (o in treno, in barca, in aereo, sulle giostre). Questo movimento passivo del trasportato genera una eccessiva stimolazione del sistema che presiede al nostro equilibrio che a sua volta attiva il sistema nervoso neurovegetativo da cui derivano i sintomi propri del mal d’auto (nausea, vomito, sudorazione fredda, attivazione della salivazione, senso di malessere, pallore).
No. Solitamente inizia a manifestarsi attorno ai 2-3 anni di età.
Se il bambino è piccolo, non è in grado di esprimere il suo senso di nausea. Però. osservandolo, si potrà percepire il suo stato di malessere attraverso il pallore, l’agitazione, il pianto, gli sbadigli, il rifiuto di mangiare e per ultimo il vomito.
Bisogna evitare di far iniziare un viaggio al bambino con lo stomaco vuoto. Fategli fare uno spuntino leggero con cibi asciutti facilmente digeribili (biscotti, cracker, grissini) e pochi liquidi (acqua e non bevande e succhi acidi come aranciate e succhi di frutta a base di arancia, limone e ananas).
Durante il viaggio evitiamogli lunghi periodi di digiuno ma alimentiamolo con una certa frequenza con cracker e grissini. Da bere solo e sempre acqua.
Posizionare il seggiolino sulla parte centrale del sedile posteriore.
Il conducente deve adottare una guida dolce, evitando le frenate e le accelerazioni brusche.
Bisogna evitare di fumare in auto.
Occorre arieggiare adeguatamente l'abitacolo (finestrino semiaperto, tettucio apribile appena inclinato), climatizzatore regolato opportunamente, senza che il getto d’aria colpisca il bambino.
Se è collaborativo, ditegli di non guardare dal finestrino laterale ma sempre davanti a sé.
Distraetelo dal movimento dell’auto facendogli ascoltare della musica, cantando, giocando con lui.
Non fatelo leggere o giocare ai videogames.
Fate delle soste ogni due ore circa, facendo camminare il bambino e permettergli di respirare aria fresca.
Tenete a portata di mano dei sacchetti, utili in caso di vomito, ed un cambio d’abito.
Le ore migliori sono quelle della notte e del mattino.
Solitamente il mal d’auto scompare con il passare del tempo: va attenuandosi nell’età adolescenziale per poi svanire nell’età adulta, anche se in rari casi permane.
Se il viaggio che dobbiamo affrontare è lungo e i disturbi lamentati dal bambino precedentemente sono significativi, occorre interpellare il pediatra prima del viaggio. Esistono infatti dei farmaci utili al proposito a base di dimenidrinato (non certo per viaggi di breve durata), sotto forma di compresse o gomme da masticare (per i più grandicelli), da usarsi con attenzione perché possono essere causa di effetti secondari significativi quali sonnolenza, secchezza della bocca e del naso, annebbiamento della vista. Talvolta addirittura nervosismo, insonnia, irrequietezza ed eccitazione sino a disturbi del tono muscolare e della motilità.
Sono in commercio i cosiddetti braccialetti anti-vomito che si basano sul principio dell’agopuntura/digitopressione della medicina cinese. Il braccialetto è dotato di un bottone di plastica a forma di cupola al suo interno che va posizionato, perché eserciti la sua pressione, sul cosiddetto punto P6 dell’agopuntura (2-3 dita dalla piega del polso). Va indossato una mezz'ora prima di mettersi in viaggio e tenuto per tutto il tempo.
Anche l’omeopatia presenta alcuni rimedi contro il mal d’auto.