Postato il 24 Luglio 2008
Sono bevande analcoliche simili nel gusto e nell’aspetto alle comuni lattine di bibite gassate (es. aranciata, gassosa, cola) ma differenti per il contenuto ricco di sostanze che agiscono sul sistema nervoso e sul sistema circolatorio, in particolare, caffeina, taurina, glucuronolattone, zuccheri, vitamine del gruppo B.
Fornirebbero un immediato rifornimento di energia, relativo ai singoli componenti e al mix che da essi deriva. Vediamone alcuni nello specifico.
E’ un potente stimolatore del sistema nervoso centrale, ha effetti sulla funzionalità del cuore e sulla circolazione. Appartiene alla famiglia degli alcaloidi purinici come la teofillina (presente nel thè), la teobromina (nel cacao) e la guaranina (nel guaranà). Viene assorbita rapidamente dal tratto gastrointestinale e dopo 15-45 minuti raggiunge la massima concentrazione nel sangue, per scomparire gradualmente nell’arco di 3-7 ore. Ha un effetto di inibizione del sonno, di stimolazione sull’attenzione e sulle prestazioni psichiche. L’eccessivo consumo può provocare aumento della pressione sanguigna, mal di testa, ansia e nervosismo. Una tazzina di caffè contiene dai 60 ai 65 mg di caffeina; negli energy drinks in media sono presenti 80 mg di caffeina mentre nelle bevande a tipo cola 23 mg.
Gli effetti della caffeina sono dipendenti dalla quantità assunta e dalla risposta individuale, che è molto varia. Al di sotto dei 100mg, la caffeina ha effetto stimolante; eccedendo si manifestano gli effetti indesiderati quale eccessivo aumento della frequenza cardiaca, incremento della pressione arteriosa del sangue, perdita del sonno. La soglia critica è più bassa nei bambini e nei giovani. E’ da sottolineare che se la caffeina viene bevuta nella sua “cornice” abituale (tazzina di caffè) facilmente viene sottolineato come una eccessivo numero di tazzine possa associarsi a disturbi del sonno ed a effetti cardiovascolari mentre se assunta negli Energy drinks, questi vengono sottovalutati o per nulla immaginati.
Questo sostanza è conosciuta da secoli dai popoli orientali come ricostituente per la mente e per il corpo. Avrebbe una azione stimolante sul sistema nervoso e migliorerebbe le funzioni muscolari e cardiache.
Lo zucchero è un energizzante per eccellenza, soprattutto nella sua forma semplice (glucosio, saccarosio, fruttosio), di più veloce assimmilazione. E’ essenziale al buon funzionamento del cervello e dei muscoli e la sua assunzione rende più pronti nei riflessi e in migliore efficienza fisica.
Facilita l’assorbimento dell’alcol che raggiunge così più rapidamente il livello massimo nel sangue.
E’ uno zucchero complesso (carboidrato); migliorerebbe le funzioni dell’organismo in caso di affaticamento.
In sé no, ma occorre essere consapevoli di ciò che si beve. Non si tratta di una gassosa o di una aranciata, ma di bevande che traggono il loro nome generico di “bevande energetiche” dal contenuto in sostanze che se assunte in quantità eccessive possono dare origine a effetti collaterali quali innalzamento della pressione del sangue, mal di testa, nervosismo. A questo si aggiunge la possibilità di “assuefazione” quando il consumo di tali bevande è continuato ed elevato e che si materializza nella attenuazione degli effetti positivi all’inizio riscontrati (inibizione del sonno, riduzione del senso di fatica, capacità di mantenere più a lungo uno sforzo sia psichico sia fisico), con il rischio, in taluni soggetti, di crisi di astinenza.
Attenzione a mischiarle con gli alcolici e soprattutto i superalcolici: l’eccesso è dietro l’angolo camuffato da energia da vendere.
Ricordiamo che in alcuni paesi europei l’uso di tali bevande è sconsigliato alle donne in gravidanza, ai minori e ai soggetti ipertesi e cardiopatici.
Gli Energy drinks addolciscono il sapore dell’alcol rendendolo più gradevole, spingendo così a berne di più. Le bevande energetiche nascondono o attenuano gli effetti sgradevoli dei superalcolici (fatica, sonnolenza e torpore) e danno la falsa sensazione di sobrietà, in uno stato di euforia. Così non ci si rende conto che l’ebbrezza è solo mascherata, che i riflessi sono rallentati, che la coordinazione motoria è ridotta, che si è già raggiunto il limite, che il tasso alcolico nel sangue è già a livelli preoccupanti. Quindi anche la mancata percezione dello stato di ubriacatura contribuisce ad assumere quantità eccessive di alcolici, con il rischio di un crollo improvviso quando gli effetti dell’energy drink svaniscono.
L’effetto negativo sulla guida dell’auto si ha nel caso di mix energy drinks e superalcolici. Questa associazione infatti nasce da una parte dal desiderio di non sentire il sonno e dall’altra di contrastare gli effetti depressivi dell’alcol, gustandone invece l’effetto euforizzante. Ma è una percezione distorta della realtà perché la sensazione di lucidità data dalla caffeina e taurina è apparente in quanto non trova corrispondenza con le reazioni del corpo, inibite dall’alcol. Ci si mette al volante sentendosi lucidi, non si ha sonno, non ci si sente stanchi nonostante abbondanti bevute di alcolici, ma mancano la prontezza di riflessi, la percezione della distanza, della velocità e la coordinazione motoria di quando si è sobri. Si pensa di stare bene, ma così non è, andando incontro ad una condizione di grave pericolo per sé e per gli altri, trasportati e non.
La risposta a questa domanda deve basarsi sul buon senso. Il contenuto di una comune lattina di energy drink contiene un po’ più di caffeina (80 mg) di una tazzina di espresso al bar (60 mg). Quindi nulla di particolare o di dannoso. Il problema quindi non è la concentrazione di caffeina di una confezione (nei limiti che abbiamo indicato) quanto le dosi, ossia quante lattine si bevono per gli effetti che dosi relativamente alte di caffeina possono avere sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca.
Attenzione occorre porla nel caso in cui tali bevande vengano assunte assieme agli alcolici e superalcolici. La falsa illusione di combattere l’effetto sedativo dell’alcol con l’energy drink maschera lo stato di ebbrezza ma non modifica la quantità di alcol presente nel sangue e le conseguenze che esso può indurre nei comportamenti, soprattutto alla guida: sottovalutazione dei pericoli, scarsa valutazione della velocità e della distanza, alterata percezione e sensibilità visiva, rallentamento dei riflessi, non coscienza della sonnolenza e del colpo di sonno sempre in agguato.
Inoltre vi è il rischio della disidratazione da non trascurare specie nei giovani che “tirano lungo” in discoteca e che sudano profusamente. Al movimento fisico si unisce l’azione diuretica della caffeina e dell’alcol, con possibili effetti negativi sulla circolazione e sul cuore.
Ricordiamo che una buona dormita è il rimedio migliore alla stanchezza.