DERMATOSI EROSIVA PUSTOLOSA DEL CUOIO CAPELLUTO
Dott. Luciano Schiazza
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Specialista in Leprologia e Dermatologia Tropicale
c/o InMedica - Centro Medico Polispecialistico
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16121 Genova
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La dermatosi erosiva pustolosa del cuoio capelluto è una malattia a carattere cronico presente solitamente nei soggetti anziani.
Fu descritta la prima volta nel 1979 da Pye, Peachey e Burton.
Si manifesta con pustole sterili (di difficile osservazione), erosioni, croste spesse, giallastre o giallo-brunastre, sulla cute del cuoio capelluto atrofica. Se non curata, la tendenza è verso una alopecia cicatriziale.
L’aspetto clinico può suggerire una causa infettiva, ma non vi è edema, calore e neppure interessamento dei linfonodi (linfoadenopatia) regionali (adiacenti alla localizzazione della patologia).
Sebbene l’eziologia (causa di malattia) sia sconosciuta, alcuni fattori possono correlarsi alla patogenesi della dermatosi:
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l’atrofia cutanea (assottigliamento della pelle) più comunemente di origine fotoindotta (danneggiata dai raggi solari)
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un trauma, con conseguente danno tissutale. In primis un trauma meccanico accidentale oppure le conseguenze cutanee dell’herpes zoster, della radioterapia, della crioterapia, della chemioterapia topica (5-FU), della terapia chirurgica, della terapia fotodinamica, della laserterapia CO2.
Si collega al trauma (fisico, medico o chirurgico) l’infiammazione (indotta dal trauma stesso), osservata all’esame istologico; si ritiene che essa giocherebbe un ruolo significativo nell’evoluzione della malattia perché
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è sempre presente, moderata o significativa,
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vi è una risposta estremamente positiva alla terapia topica corticosteroide (guarigione).
Varie sono le patologie che si pongono in diagnosi differenziale con la DEP:
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le cheratosi attiniche,
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le infezioni croniche batteriche o fungine,
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il carcinoma squamocellulare,
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il pioderma gangrenoso,
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il pemfigo fogliaceo,
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la dermatite factitia(ossia causata dal paziente stesso).
Altre possibilità:
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la psoriasi pustolosa,
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il pemfigoide cicatriziale,
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il pemfigo volgare,
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la malattia di Darier,
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la candidasi mucocutanea cronica,
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la cellulite dissecante,
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l’alopecia cicatriziale neutrofilica,
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la follicoline decalcante.
La diagnosi della pustolosi erosiva del cuoio capelluto è clinica e di esclusione. A tal fine l’esecuzione di una biopsia incisionale permette di osservare al microscopio un quadro istologico aspecifico: orto-paracheratosi, epidermide atrofica, infiltrato dermico cronico di linfociti, neutrofili e plasmacellule.
Talvolta l’abbondanza di neutrofili determina la formazione di pustole spongiformi subcornee o intraepidermiche. Le colorazioni speciali per funghi e batteri risultano negative come pure l’immunofluorescenza diretta.
Il trattamento si basa sull’uso di corticosteroidi topici di alta potenza e sul tacrolimus.