DERMATITE DA PAEDERUS
Dott. Luciano Schiazza
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Specialista in Leprologia e Dermatologia Tropicale
c/o InMedica - Centro Medico Polispecialistico
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La dermatite da Paederus è una dermatite irritativa conseguente al contatto con una sostanza vescicante contenuta in un insetto appartenente al genere Paederus: la pederina.
La dermatite, spesso con un aspetto allungato (“dermatite lineare”), è la conseguenza dello schiacciamento e strofinamento del Paederus sulla pelle. La dermatite si caratterizza per lesioni eritemato-bollose che compaiono improvvisamente su aree scoperte del corpo quali il collo (più frequente) ed il viso con particolare riferimento alla regione periobitale.
Il contatto della pederina con la congiuntiva e/o la cornea causa un intenso e doloroso edema periorbitale con congiuntivite purulenta: tale quadro è conosciuto in Africa come “occhio di Nairobi”. Le conseguenze di tale interessamento oculare possono essere erosioni corneali e cecità. Il danno conseguente al contatto con la pederina non è immediato ma appare sopo 1-2 giorni.
I sintomi conseguenti al contatto con la pederina sono:
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nei casi lievi, un lieve eritema che inizia dopo 24 ore dal contatto e dura circa 48 ore, con sensazioni di prurito e bruciore;
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nei casi moderati, l’eritema, più evidente, compare dopo 24 ore dal contatto ed è seguito, dopo 48 ore, da bolle che si ingrossano gradualmente raggiungendo il massimo dopo altre 48 ore, Regrediscono in circa 8 giorni lasciando un esito pigmentato lineare che può persistere per più di un mese;
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nei casi gravi l’eritema, le bolle, le cicatrici pigmentate sono estesi come conseguenza dello schiacciamento di più Paederus sulla cute. Ai segni cutanei si possono associare febbre, nevralgia, dolori articolari, vomito;
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Sono possibili infezioni secondarie nella zona di contato con l’insetto;
Il Paederus non punge o morsica. Il danno che esso provoca sulla pelle è la conseguenza del suo sfregamento o schiacciamento sulla pelle che provoca il rilascio di un fluido celomico che contiene pederina, un potente agente vescicante.
La morfologia e la localizzazione della dermatite varia da caso a caso ma assomiglia comunque al danno derivante dal contatto con una sostanza caustica o a liquido caldo. La diagnosi è facilitata dalla insolita associazione di una dermatite acuta senza disturbi associati, la stagione e l’anamnesi del caso.
La pederina (C25H45O9N) è una molecola complessa non proteica, molto tossica, più potente del veleno di un cobra. Inibisce la sintesi proteica e impedisce la divisione cellulare. E’ un amide con 2 anelli tetraidropiramici e rappresenta lo o.o25% del peso di un insetto (P. fiscipes).
La pederina non sembra determinae problemi alle regioni palmari e plantari. La reazione cutanea ritardata alla pederina e l’insensibilità dei piedi e delle mani fa sì cje essa sia trasferita inavvertitamente (anche tramite i vestiti e le lenzuola) ad altre aree corporee rispetto a quelle iniziali (es. area genitale, area periorbitale).
Per ridurre o evitare la diffusione della pederina a più aree corporee , occorre lavare immediatamente con acqua e sapone la zona cutanea venuta a contatto col Paederus e risciacquare con abbondante acqua gli occhi. La dermatite non è infettiva e quindi non in sé non è trasferibile. Il Paederus appartiene agli insetti, ordine Coleotteri, famiglia Staphylinidae, sottofamiglia Paederinae.
Questi insetti sono molto comuni nel Nord America (3100 specie), Africa, Asia , Sud America. Il Paederus vive in ambienti umidi: un aumento della frequenza delle dermatiti si ha infatti dopo temporali o nella stagione piovosa, raramente col tempo secco. Gli adulti misurano 7-10 mm di lunghezza e 0.5-1 mm di larghezza, hanno la testa, l’addome posteriore e l’elitra (struttura che copre le ali e i primi tre segmenti addominali) neri mentre il torace e l’addome anteriore sono orsso co una alternanza quindi di nero-rosso-nero-rosso-nero che corrispondono a testa-torace-elitra-addome anteriore-addome posteriore.
Gli adulti sono attivi durante il giorno e sono attratti dalla luce, ancor più le luci fluorescenti alla sera (il paederus non sembra attratto dalle luci gialle incandescenti). Se finestre e porte sono aperte, l’insetto entra in casa diretto verso la fonte di luce: il contatto con gli esseri umani è accidentale.
L’insetto in sé non crea problemi mentre si muove sulla pelle. Se però, per allontanarlo, lo si schiaccia, si viene in contatto con i suoi fluidi corporei che contengono la pederina. Per il suo effetto irritante l’estratto di pederina viene usato come auto-medicazione per il trattamento della vitiligine in alcuni parti del mondo. I Cinesi lo usano dal 739, nel trattamento di polipi nasali, micosi, foruncoli. Il Paederus è u attivo predatore di piccoli insetti e altri artropodi ed è perciò di con l’beneficio alle coltivazioni agricole.
Per prevenire il contatto Paederus/cute occorre:
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evitare di mettere in contatto a schiacciare l’insetto su cute esposta;
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se scopriamo un Paederus su di noi, cercare di allontanarlo delicatamente e lavare subito l’area cutanea venuta a contatto con l’insetto;
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se lo abbiamo schiacciato, lavare le mani, la cute dove lo abbiamo schiacciato, le zone di pelle che abbiamo toccato con le mani dopo averlo schiacciato e lavare i vestiti venuti in contatto con la pederina;
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se si pensa di avere schiacciato l’insetto ma non si è sicuri di quando ciò sia avvenuto (es. dormendo), fare una doccia e lavare le lenzuola e gli indumenti;
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spegnere le luci fluorescenti o sostituirle con luci a incandescenza;
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tenere le porte chiuse e zanzariere su porte e finestre;
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dormire con il letto protetto da una zanzariera, preferibilmente trattata con permetrina;
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prima di andare a letto controllare i muri ed il soffitto attorno alle luci alla ricerca dell’insetto;
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se si scoprono dei P., eliminarli usando un insetticida e poi rimuoverli mettendoli in un sacchetto di plastica prima di buttarli nell’immondizia. Non toccarli con le mani. Lavare le mani e i vestiti se accidentalmente sono venuti in contatto con i Paederus;
Quale è il giusto approccio alla dermatite? Essendo una dermatite irritativa da contatto occorre:
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lavare la zona cutanea interessata con acqua e sapone per rimuovere la sostanza irritante;
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applicare un topico steroideo e assumere un antistaminico pe via orale;
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usare un antibatterico topico un antibiotico per os: moltissime specie di P. portano con sé dei batteri gram- che possono contaminare la cute quando vengono schiacciati;