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SINDROME DI FREY

Dott. Luciano Schiazza
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Specialista in Leprologia e Dermatologia Tropicale
c/o InMedica - Centro Medico Polispecialistico
Largo XII Ottobre 62
16121 Genova
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Detta anche sindrome del nervo auricolotemporale o sudorazione gustatoria, è un disturbo che può manifestarsi a seguito di parotidectomia (asportazione della ghiandola salivare parotide) o per trauma della ghiandola oppure senza evidente causa etiopatogenetica, se non, in alcuni casi dell’infanzia, il ricordo anamnestico di un parto distocico.

Sindrome di Frey

Le prime descrizioni si fanno risalire a Duphenix nel 1757 e a Baillarger nel 1853, ma fu la neurologa polacca Lucja Frey, nel 1923, a descriverne correttamente gli aspetti sintomatici e il ruolo del nervo auricolotemporale.

La sindrome di Frey si manifesta, tipicamente unilaterale, con un arrossamento (flushing) e/o sudorazione nella zona di distribuzione del nervo auricolotemporale (area posta anteriormente all’orecchio e  sulla guancia), dopo pochi secondi dall’assunzione di cibo aspro, acerbo o salato, solido, e comunque come risposta allo stimolo che induce la salivazione (masticazione, gusto, anche semplicemente la vista di un determinato cibo).

L’esame obiettivo della zona interessata non mette in evidenza edema, aumento della sensibilità, ingrossamento dei linfonodi, e normale appare l’area corrispondente alla ghiandola parotide.

La condizione è rara nell’infanzia ma è riportata anche nei primi mesi di vita (parto col forcipe): a questa età compare, in maniera transitoria, l’arrossamente ma raramente è associata la sudorazione.

Nell’infanzia spesso si risolve spontaneamente.

Per capire perché ciò avvenga, occorre fare un piccolo ripasso di anatomia. La ghiandola parotide è una ghiandola salivare che è innervata dal sistema nervoso autonomo, in particolare da sottili fibre pregangliari parasimpatiche acetilcolinergiche del nervo auricolotemporale. Il sistema nervoso autonomo è quel sistema nervoso che controlla vari aspetti della nostra vita, indipendentemente dalla nostra volontà, quali, ad esempio, la sudorazione, il restringersi o l’allargarsi delle pupille, la salivazione.

A seguito della parotidectomia quei sottili nervi che controllano la produzione di saliva sono recisi (non per errore chirurgico ma come possibile, inevitabile conseguenza dell’intervento di dissezione anatomica della loggia parotidea). Durante il periodo di guarigione questi nervi, rigenerandosi, possono creare delle connessioni con fibre simpatiche postganglionari che innervano ghiandole sudoripare e piccoli vasi della pelle della guancia, sovrastante l’area cutanea dove risiedeva la parotide. Quando una persona mangia determinati cibi, ovviamente quelli che fanno salivare di più ( cibi salati o acidi) i nervi che normalmente stimolano la parotide a produrre saliva ora rivolgono il loro messaggio alla pelle che produrrà sudore (sudore gusto torio) ed anche l’arrossamento. Questa è la sindrome di Frey. Fortunatamente solo il 10-15% delle persone che soffrono della sindrome di Frey hanno limitazioni nella loro vita sociale a causa dell’intensità della stessa.

Solitamente questi disturbi non sono eccessivamente fastidiosi; tuttavia, in casi particolarmente gravi, la sudorazione può essere talmente profusa da colare dal viso.

Il trattamento può andare dalla semplice rassicurazione, all’uso di un topico antitraspirante, ad interventi chirurgici, all’uso della tossina botulinica tipo A.