LA DERMATOSCOPIA
Dott. Luciano Schiazza
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Specialista in Leprologia e Dermatologia Tropicale
c/o InMedica - Centro Medico Polispecialistico
Largo XII Ottobre 62
16121 Genova
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Il melanoma è uno dei tumori a più alta malignità che si conoscono e fino a qualche tempo fa veniva considerato un tumore di non frequente riscontro: spesso la sua diagnosi avveniva tardivamente e coincideva purtroppo con l’esito fatale. Oggi sappiamo che è l’unico ad essere visibile durante le primissime fasi della sua evoluzione, quando la sua asportazione consentirebbe una percentuale di guarigione altissima.
Oggi, grazie al progressivo miglioramento delle conoscenze cliniche, alla maggior sensibilizzazione della popolazione, ma soprattutto con l’avvento di nuove tecniche diagnostiche, la diagnosi precoce del melanoma non è più un miraggio.
La tecnologia ci ha infatti messo a disposizione la dermatoscopia, una metodica non invasiva che attraverso l’osservazione della cute mediante un microscopio da appoggiare sulla pelle, permette al dermatologo di osservare degli aspetti morfologici della lesione impossibili ad osservarsi ad occhio nudo.
Ciò permette un netto miglioramento dell’accuratezza diagnostica nei confronti delle lesioni pigmentate (calcolato in un 20% di melanomi diagnosticati in più rispetto al semplice esame clinico) oltre a consentire una diagnostica differenziale con altre lesioni pigmentate non melanocitarie (es. cheratosi seborroica pigmentata, carcinoma basocellulare pigmentato, angiocheratomi, istiocitofibromi, ecc.).
Abbiamo a disposizione:
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il dermatoscopio manuale (dotato di una lente di ingrandimento di 10 volte e di una luce che consente l’illuminazione della superficie cutanea da esaminare).
La metodica consiste nell’applicare, sulla lesione da esaminare, una goccia di liquido incolore (es. olio minerale, gel da ecografia, oppure semplicemente una goccia d’acqua) e nell’appoggiare su di essa la lente dell’apparecchio. A questo punto, grazie alla capacità del liquido di annullare il potere riflettente dello strato corneo dell’epidermide, si riescono a visualizzare quegli aspetti morfologici propri della lesione che permettono di esprimere una diagnosi più accurata.
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il videodermatoscopio digitale, il quale grazie ad una telecamera ad elevata risoluzione e ad un programma integrato nel sistema, permette non solo la visualizzazione su di un monitor delle lesioni esaminate, ma anche vari tipi di elaborazione dell’immagine, l’archiviazione dell’immagine stessa ed il confronto a distanza del tempo nel corso delle visite successive.
Naturalmente la dermatoscopia non è una metodica di screening di massa: la visita dello specialista dermatologo è il caposaldo del controllo delle lesioni pigmentate della cute. Questo perché l’osservazione clinica è spesso sufficiente a formulare un primo, accurato giudizio. Se il dermatologo ritiene che una lesione presenta dei caratteri clinici dubbi, ecco che la dermatoscopia viene in soccorso. Si tratta quindi di una metodica di secondo livello.
Più comunemente viene impiegato il dermatoscopio manuale