LA MALMIGNATTA

Dott. Luciano Schiazza
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Specialista in Leprologia e Dermatologia Tropicale
c/o InMedica - Centro Medico Polispecialistico
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16121 Genova
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malmignatta
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Con il nome di malmignatta si fa riferimento ad un ragno, il Latrodectus tredecimguttatus, (detto anche ragno volterrano), un aracnide del sottordine degli Araneomorfi. Appartiene alla medesima famiglia delle più note vedove nere americane. È diffuso in tutto il centro Italia e in Sardegna. Non supera i due centimetri, comprese le zampe, con un addome di un centimetro circa. Il maschio è tre volte più piccolo. È nero e ha 13 puntini rossi che lo rendono facilmente identificabile. Le zampe sono lunghe e sottili.

E’ un  ragno molto sedentario, poco mobile; gli ambienti aridi e assolati sono la dimora preferita.  Vive  normalmente sotto le pietre, negli anfratti, al di sotto dei cespugli, vicino a grossi sassi, negli incavi rocciosi, nei solchi degli aratri, nelle spaccature del terreno, sui muretti a secco, alla base di vecchi tronchi, sempre più o meno a livello del terreno. Camminando lungo i sentieri bisogna prestare attenzione ai lati, soprattutto se vi sono mucchi di terra screpolati dalla siccità. Il suo veleno è uno tra i più efficaci, addirittura più potente di quello del serpente a sonagli; tuttavia la quantità che il ragno può inoculare è minima. Come tutti i casi di avvelenamento quello che fa la differenza è lo stato di salute e la massa corporea della vittima in relazione al grado di tossicità ed alla quantità di veleno iniettata.

Quindi temiamo questo ragno, è sì un animale pericoloso, ma essendo piuttosto schivo,  non va in giro a fulminare la gente. Il suo morso è indolore: se sulla pelle si vede comparire una macchia rossa e livida che dopo mezz’ora comincia a dolere, è possibile essere stati morsicati.

Conviene spremere bene la parte per la fuoruscita del veleno. Potrebbero insorgere sintomi sistemici quali dolori addominali, rigidità degli arti, sudori freddi, nausea, vomito, febbre, cefalea e nei casi più gravi perdita dei sensi. I casi mortali sono molto rari. Resta ovviamente pericoloso per coloro che possono essere vittime di shock anafilattico.

Quindi nel malaugurato caso di morso, l'unico consiglio è di recarsi il prima possibile al pronto soccorso (per una valutazione dei parametri vitali), senza farsi prendere dal panico. Nell’attesa di giungervi, applicare un cubetto di ghiaccio: può alleviare il dolore.