CHEYLETIELLOSI

 

Dott. Luciano Schiazza
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Specialista in Leprologia e Dermatologia Tropicale
c/o InMedica - Centro Medico Polispecialistico
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16121 Genova
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La cheyletelliosi è una parassitosi cutanea causata da acari di grandi dimensioni (385 μm) del genere “cheyletiella”.

acaro

Questi acari vivono su cani, gatti e conigli e compiono su di essi il loro ciclo vitale: gli acari adulti si accoppiano sulla cute, le femmine depongono le uova (piccole lendini fissate al fusto dei peli) dalle quali usciranno le larve che si trasformeranno in ninfe che diventeranno adulte (uovo-larva-ninfa-adulto). Tutto ciò in un arco di tempo variabile tra le 3 e 5 settimane. Il nuovo acaro adulto potrà, a questo punto, trasmettersi ad un altro ospite sano.

Gli animali parassitati possono manifestare prurito, molti però sono asintomatici; in quest’ultimo caso il sospetto di cheyletiellosi insorge perché sono colpiti il/i proprietario/i.

Il segno più evidente dell’infestazione sull’animale è la forfora secca, bianca a piccole scaglie sulla schiena (sul dorso, treno posteriore e collo). Nel cane il pelo può essere opaco. In veterinaria la presenza dei parassiti viene denominata “forfora cche cammina” (walking dandruff), per indicare la presenza di un gran numero di piccoli acari bianchi che si muovono sulla superficie cutanea.

Le specie di Cheyletiella più comuni, occasionalmente patogene per l’uomo, sono:

Parassitosi

Tali acari sopravvivono pochi giorni (2-10/14) lontano dall’ospite specifico e quando giungono accidentalmente sulla cute dell’uomo, determinano la comparsa di papule pruriginose raggruppate, intensamente pruriginose.

La parassitosi può essere contratta non solo per contatto diretto con l’animale ma anche dall’ambiente

La presenza dell’acaro sull’animale si ottiene prelevando la squamosità superficiale mediante:

Si esaminerà poi il tutto al microscopio che evidenzierà, in caso di positività, i parassiti.

La terapia si basa su: